DSA: SCRIVERE UN TEMA…QUALI STRATEGIE?

0041"Non scrivere mai per piacere agli altri, ma per piacere a te." (W. Smith)

Scrivere un tema può risultare un'impresa ardua per qualsiasi allievo: il titolo spesso strano e difficile da capire, le idee che non vengono o che comunque arrivano in modo confuso e a cui non si riesce dare un ordine ed una una strutturazione, le varie parti che non si riescono ad unire logicamente tra loro, la difficoltà ad iniziare e a concludere…e molto altro!
Quest'impresa può diventare ancora più difficoltosa per un bambino con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA): alle difficoltà elencate si sommano quelle ortografiche e di conversione fonema-grafema, di scrittura (disgrafia), di rilettura del testo prodotto e quelle di organizzazione del discorso, spesso presenti in un bambino con DSA.
Quali strategie si possono utilizzare per aiutare il bambino con DSA (ma non solo) a produrre un testo scritto, cercando di arginare le difficoltà derivanti dal disturbo?
Vediamolo insieme.

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DSA E STILI DI APPRENDIMENTO

emisferi_cervello"Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia." (D. Pennac, 2008)

Le persone apprendono in modo diverso uno dall'altro, in base al loro "modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni" (Mariani, 2000), cioè in base al loro STILE DI APPRENDIMENTO preferenziale.
Quindi, per favorire l'apprendimento di ogni bambino, è importante conoscere e valorizzare lo stile di apprendimento a lui preferenziale: un insegnamento che tenga conto dello stile di apprendimento dello studente facilita il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.

Come alcune ricerche dimostrano, gli studenti con disturbo specifico dell'apprendimento (DSA)  presentano stili di apprendimento specifici, che è importante riconoscere per applicare una didattica personalizzata efficace che gli permetta di raggiungere gli obiettivi di apprendimento con minor fatica: questo non significa agire sulle cause, "eliminare la dislessia", ma agire sulle conseguenze, facilitare il bambino, usando una didattica che consideri le sue modalità di apprendimento, nel rispetto delle normali differenze individuali.

Ma quali sono gli stili di apprendimento preferenziali per un DSA e come fare, nella pratica, a valorizzarli, permettendo al bambino di apprendere?
Vediamolo insieme.

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STRUMENTI COMPENSATIVI: QUALI E PERCHE’?

strumenti compensativi“Giustizia in ambito educativo non è dare a tutti la stessa cosa, ma dare a ognuno ciò di cui ha bisogno”

Il bambino con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), spesso, a scuola, sperimenta una serie di insuccessi che lo portano a sentirsi incapace e a sviluppare un senso di impotenza appresa. Infatti, se una persona viene esposta spesso a eventi che non riesce a controllare, sviluppa un atteggiamento rinunciatario e passivo. Il bambino, quindi, incomincerà a pensare: “E’ inutile che studio e ci provo, tanto mi andrà male, come tutte le altre volte”.
Per sopportare la fatica il bambino deve vedere dei vantaggi, cioè a scuola (e a casa) deve sperimentare il successo e l’autonomia e lo può fare grazie all’uso di strumenti ed ausili informatici compensativi, in modo autonomo.

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