DSA: SCRIVERE UN TEMA…QUALI STRATEGIE?

0041"Non scrivere mai per piacere agli altri, ma per piacere a te." (W. Smith)

Scrivere un tema può risultare un'impresa ardua per qualsiasi allievo: il titolo spesso strano e difficile da capire, le idee che non vengono o che comunque arrivano in modo confuso e a cui non si riesce dare un ordine ed una una strutturazione, le varie parti che non si riescono ad unire logicamente tra loro, la difficoltà ad iniziare e a concludere…e molto altro!
Quest'impresa può diventare ancora più difficoltosa per un bambino con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA): alle difficoltà elencate si sommano quelle ortografiche e di conversione fonema-grafema, di scrittura (disgrafia), di rilettura del testo prodotto e quelle di organizzazione del discorso, spesso presenti in un bambino con DSA.
Quali strategie si possono utilizzare per aiutare il bambino con DSA (ma non solo) a produrre un testo scritto, cercando di arginare le difficoltà derivanti dal disturbo?
Vediamolo insieme.

La scrittura di un tema consta di due fasi, che è necessario dividere:

  1. l'IDEAZIONE DEI CONTENUTI, ovvero la fase più ideativa e costruttiva, in cui il bambino genera le idee
  2. l'ELABORAZIONE FORMALE DEL TESTO, ovvero la fase più esecutiva, in cui le idee assumono la forma di un unico testo strutturato, coerente e corretto formalmente e grammaticalmente.

E' importante che siano ben separate, in modo tale che le risorse attentive del bambino siano, inizialmente, tutte concentrate sul contenuto e, in secondo momento, tutte concentrate sulla forma.

Analizziamole separatemente, concentrandoci sulle strategie più utili in ciascuna delle due fasi.

L'IDEAZIONE DEI CONTENUTI

E' la prima fase di stesura di un testo scritto, quella in cui il bambino genera le varie idee.
Qui è utile utilizzare una mappa, poichè il foglio bianco può creare ansia. 
L'uso di una mappa, infatti:

  • aiuta a organizzare le idee
  • permette una visualizzazione globale, preferita dai bambini con DSA (si veda anche l'articolo DSA E STILI DI APPRENDIMENTO)
  • evidenzia le relazioni ed i nessi logici tra le parti, aiutando la successiva strutturazione di un testo logico e coerente e favorendo lo sviluppo di associazioni (favorendo, quindi lo stile cognitivo divergente, tipico dei DSA. Si veda anche l'articolo DSA E STILI DI APPRENDIMENTO)
  • permette di dividere il testo in diversi argomenti e di approfondirne uno alla volta

Per quanto riguarda la costruzione della mappa si possono usare due modalità: è utile allenare gli studenti ad entrambe le modalità, anche perchè, dipendentemete dal tipo di testo e di titolo, può risultare più appropriata una o l'altra.

  1. Modalita' del BRAINSTORMING, ovvero viene creata una mappa con una struttura a raggiera intorno ad una parola o espressione chiave, che può essere anche il titolo. Si mette il titolo/parola chiave al centro e si dice al bambino di scrivere in nodi diversi (un nodo per ogni idea) che partono dal titolo tutte le idee che gli vengono in mente legate a quel titolo. In questa fase non è importante la forma in cui vengono scritte le idee: l'importante è scrivere tutto quello che viene in mente, senza prestare particolarmente attenzione all'ortografia e alla morfologia.
    Facciamo un esempio.
    Figura 1. Qui sotto riporto un'iniziale mappa, fatta in modalità di brainstormng, da una bamina di 11 anni (inizio della classe prima della scuola secondaria di primo grado). Cliccare sull'immagine per visualizzarla più in grande.
    LA MIA PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA SECONDARIA brutta
    Successivamente si porta il bambino ad organizzare la mappa, cioè:
    – lo si porta a capire se ci sono relazioni fra le varie idee e che tipo di relazioni
    – si cerca di capire se più idee possono essere idee secondarie che si dipartono da una principale
    – si incomicia a dare un ordine di trattazione degli argomenti (o facendo una mappa piramidale, o mettendo i numeri o anche mettendo i nodi in ordine orario o antiorario, come preferisce il bambino)
    – si possono scrivere delle domande sulle frecce (o in un altro nodo) che servono per legare i nodi tra di loro.
    Figura 2. Qui sotto riporto la versione della mappa precendente, organizzata insieme alla bambina. Cliccare sull'immagine per visualizzarla più in grande.
    LA MIA PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA SECONDARIA
    Analizziamo meglio questi concetti basandoci sull'esempio (figura 1 e figura 2).
    La traccia del tema era: "Descrivi le tue impressioni sulla tua prima settimana di scuola secondaria", titolo adatto per essere sviluppato in modalità di brainstorming. Abbiamo messo il titolo/parole chiave in un nodo centrale e da qui la bambina ha incominciato a scrivere in nodi diversi tutte le idee che le venivano in mente su quell'argomento, senza prestare particolarmente attenzione alla forma (figura 1).
    Quando erano esaurite le idee, abbiamo incominciato ad organizzare la mappa (figura 2). Ha individuato quale idea potesse essere l'introduzione e quale la conclusione del suo tema e ha chiamato così i due nodi corrispondenti. Abbiamo usato un colore uguale (il verde) per distinguere questi due nodi dagli altri, che si riferiscono, invece, allo svolgimento del tema (l'idea è venuta alla bambina. Si consideri che questa bambina ha una memoria visiva sviluppatissima e riesce ad organizzare meglio i contenuti basandosi su colori di riferimento).
    A questo punto ci siamo concentrati sulle altre idee e le abbiamo organizzate.
    Partendo dall'introduzione ha individuato i due concetti fondamentali intorno ai quali voleva sviluppare il tema, ovvero che la prima settimana di scuola era stata bella, ma anche faticosa.
    Abbiamo creato due nodi separati per i due concetti (in colori diversi, possibilmente che al bambino evochino i concetti espressi): "è stata bella perchè" ed "è stata faticosa perchè"  e abbiamo cercato di capire se e quali nodi potevano legarsi al primo o al secondo concetto (relazione fra i nodi/idee sviluppati inizialmente e individuazione dei nodi principali e secondari). I nodi relativi ai nuovi e vecchi compagni ed ai professori erano nodi secondari che si potevano legare al nodo principle "E' stata bella perchè" ed invece quelli relativi alla materia francese e alla struttura della scuola si legavano al nodo "E' stata faticosa perchè" (inviduazione dei nodi principali e secondari). L'ho portata a ragionare su come questi nodi potevano legarsi tra loro (per esempio i due nodi sui vecchi e nuovi compagni erano connessi oppure la grandezza della scuola poteva essere la causa del fatto che non trovasse l'aula), dando così una struttura organizzata e ordinata al discorso (ordine di trattazione degli argomenti).
    Infine abbiamo aggiunto delle domande o parole chiave sulle varie frecce (o nei nodi, dipende molto dalla strutturazione della mappa e dalla sua organizzazione prettamente grafica), che servono da connettivi e aiutano a legare le varie parti del discorso (i nodi) o a dividere i vari argomenti.

     

    Successivamente, nel capitolo relativo all'elaborazione formale del testo, vedremo come sviluppare il tema da questa mappa.

  2. Utilizzo di una MAPPA PREIMPOSTATA come supporto alla scrittura. Si forniscono mappe preimpostate e si portano i bambini a sviluppare ogni nodo dei concetti come se fossero i titoli degli argomenti di cui trattare. Si può fornire la mappa preimpostata a pc, in programmi appositi, come SuperMappe per esempio e da lì aggiungere le varie informazioni nel nodo o come approfondimenti al nodo (è una scelta personale. Io personalmente uso poco gli approfondimenti e faccio inseririre direttamente nel nodo, in modo tale che si crea una nuova mappa con tutte le informazioni, che può essere stampata e portata all'insegnante come "scaletta" da cui si è partiti per organizzare il tema. Si consideri anche che spesso per i bambini mostrare anche questi lavori prelimanari è motivo di orgoglio).
    Mediante la mappa preimpostata si facilita la scrittura, in quanto:
    si affronta ogni parte del tema separatamente, come fossero tanti pezzetti separati
    aiuta ad organizzare e strutturare il discorso, cosa spesso difficile in un bambino con DSA
    – dà un punto chiaro di partenza e di arrivo
    – fa superare l'ansia generata dal foglio bianco
    Questo procedimento può essere fatto anche su carta: si fornisce la mappa e si chiede di riempire, su un foglio a parte, ogni nodo, o come se fosse una vera e propria mappa o scrivendo le informazioni relative ad i vari titoli dei nodi una sotto l'altra, lasciando una riga tra una e l'altra.
    Figura 3. Qui sotto riporto una mappa preimpostata che può essere utlizzata per lo sviluppo di un tema narrativo. La mappa è presa dal libro "Come leggere la dislessia e i DSA", di G. Stella e L Grandi e in parte adattata da me (principalmente nei colori e nelle immagini). Cliccare sull'immagine per visualizzarla più in grande.
    IL TEMA  (NARRATIVO)
    Figura 4. Riporto qui sotto l'esempio di un'iniziale mappa creata da una bambina di 9 anni (inizio classe quarta della scuola primaria), a partire da questa mappa preimpostata. In questo caso la mappa preimpostata è stata leggermente modificata ad hoc, in quanto si partiva da un esercizio del libro e vi erano già alcune domande, che sono state usate anch'esse come nodi della mappa preimpostata. L'esercizio chiedeva di sviluppare un piccolo testo sulla tematica: "Quella volta l'ho combinata davvero grossa…".
    LE SCARPE NUOVE

     

     

    Analizziamo l'esempio.
    La bambina è partita dalla mappa preimpostata (figura 3), in questo caso modificata ad hoc insieme a lei (figura 4). Ha iniziato a completare ogni nodo della mappa separatamente, utilizzando le domande-stimolo poste sulle frecce, senza prestare particolare attenzione alla forma. Siamo partite dal primo nodo "CHI?", proseguendo in senso orario a completare tutti i nodi: questo l'ha aiutata a dare un'organizzazione più chiara al suo discorso, fornendole anche un punto di partenza e di arrivo.
    E' da notare, inoltre, che l'avere una mappa preimpostata davanti l'ha aiutata molto anche da un punto di vista emotivo, ovvero a superare la cosidetta "ansia del foglio bianco". La bambina, infatti, appena ero arrivata in casa, mi aveva accolto dicendomi: "Ho un compito di italiano da fare, ma è troppo difficile, non so cosa scrivere. Non lo faccio perchè tanto non ci riuscirò mai!Io queste cose non le so fare e non le riuscirò mai a fare". Il suo livello di autostima e la sua sensazione di autoefficacia erano bassissimi. L'ho tranquilizzata un pochino e le ho detto: "Eh sì, non è facile, neanche per me lo è, ma adesso ci proviamo e vedrai che lo farai tutto da sola, verrà bellissimo e sarà anche divertente farlo!!". Appena ha visto la mappa preimpostata e abbiamo iniziato a modificarla insieme sulla base dell'esercizio, le sono incominciate a venire un sacco di idee grazie alle domande stimolo e la mappa l'ha aiutata molto anche nell'organizzazone e strutturazione delle idee stesse.
    Alla fine era contentissima del risultato e mi ha detto: "E' bellissimo vero?E l'ho fatto tutto da sola!Ed è stato anche facile e anche divertente!!". L'avere una mappa preimpostata l'ha aiutata a superare l'ansia di non sapere cosa scrivere, da dove incominciare e come strutturare il discorso ed ha aumentato anche molto il suo senso di autoefficacia e la sua autostima.

L'ELABORAZIONE FORMALE DEL TESTO

Dopo aver creato una mappa con una delle due modalità descitte sopra, si passa alla stesura formale del testo.
Si può dividere questo procedimento in due fasi.

  1. Per prima cosa si copia e incolla la mappa in un editor di testi, quale per esempio Word (nel caso si usi SuperMappe per la creazione della mappa ed il bambino possedesse anche SuperQuaderno o altri programmi Anastasis il collegamento è ancora più rapido).
    Usando come editor Word, si copia e incolla un nodo alla volta (e, se utile, anche le parole sulle frecce), preferibilmente un pezzetto sotto l'altro, lasciando una riga fra i vari "nodi" copiati.
    Riporto qui sotto questo lavoro fatto per le due mappe prima utilizzate come esempio.
    Figura 5. Riporto l'esempio di questa procedura di copia-incolla per il lavoro riguardante la prima settimana di scuola media, a partire dalla mappa della figura 2. Cliccare sul link sottostante per scaricare il documento e visionarlo.
    LA MIA PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA SECONDARIA (BRUTTA)
    Figura 6. Riporto l'esempio di questa procedura di copia-incolla per il lavoro riguardante: "Quella volta l'ho combinata proprio grossa…", a partire dalla mappa della figura 4. Cliccare sul link sottostante per scaricare il documento e visionarlo.
    LE SCARPE NUOVE (BRUTTA)
    Come si nota dagli esempi risulteranno tanti piccoli pezzi di discorso poco connessi tra loro: l'ultima parte del lavoro sarà proprio quella di legare le varie parti del testo mediante i connettivi, modificarlo dove opportuno e correggere gli eventuali errori morfologici ed ortografici.
     
  2. Ci si può ora dedicare alla stesura definitiva del testo.
    Si parte dal testo che abbiamo copiato ed incollato e si legge, con l'aiuto della sintesi vocale (io di solito uso LEGGIXME, ma va bene qualunque sintesi), un pezzetto alla volta. La rilettura aiuta a capire se il discorso può andare bene o non è connesso e si ragiona insieme al bambino su come e attraverso quali "paroline" (i connettivi) si possono unire le varie parti e se e come si debba modificare lo scritto. Ogni volta che si modifica una parte è bene rileggerla con la sintesi, per verificare che si abbia costruito un discorso coerente.
    Si utilizzano, a questo punto, tutti gli strumenti messi a dispozione dal pc, quali, per esempio, oltre la sintesi vocale, il correttore ortografico ed il suggeritore di parole. Il correttore ortografico può essere molto utile dal punto di vista didattico se, una volta rilevato l'errore, lo si lascia correggere al bambino, anche aiutandosi con le alternative proposte dal suggeritore di parole. E' utile affiancare al correttore ed al suggeritore l'uso della sintesi, facendo ascoltare al bambino la parola che ha scritto e portandolo a riflettere sull'aspetto sonoro della parola (si può ascoltare la parola intera o anche lettera per lettera), ascoltando anche le varie alternative proposte dal suggeritore (che, appunto, è utile se affiancato da una "lettura con le orecchie"). L'autocorrezione, inoltre,  porta ad un'aumento del senso di autoefficacia e quindi all'aumento dell'autostima.
    E' utile separare il momento in cui ci si focalizza sulla strutturazione della frase e del discorso da quello in cui si analizza la correttezza delle parole, altrimenti potrebbe essere troppo dispendioso e faticoso per il bambino. E' consigliabile partire dalla strutturazione logica del discorso ed infine focalizzarsi sulle parole. Lo si può fare per tutto il testo insieme o anche parte per parte.
    E' utile, alla fine, una rilettura globale, sia per valutare il contenuto che la forma, morfologica e fonologica. Volendo, per l'aspetto più strettamente fonologico, si può rileggere anche parola per parola o anche dall'ultima parola alla prima, per sganciarsi del tutto dal contenuto.
    Figura 7. Riporto qui sotto il testo definitivo relativo al lavoro riguardante la prima settimana di scuola media. Cliccare sul link qui sotto per scaricare il file e visualizzarlo.
    LA MIA PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA SECONDARIA BELLA
    Figura 8. Riporto qui sotto il testo definitivo riguardante il lavoro: "Quella volta l'ho combinata proprio grossa…". Cliccare sul link qui sotto per scaricare il file e visualizzarlo.
    LE SCARPE NUOVE BELLA

 

In conclusione, questo vuole essere un esempio del modo in cui si può portare un bambino con DSA (ma non solo!) ad approcciarsi alla scrittura di un tema in una modalità più idonea per lui, cercando di far fronte alle sue dificoltà, non eliminandole, ma "compensandole", in modo tale che scrivere possa diventare un momento di piacere, un momento in cui esprimere agli altri parte di sè e non solo una fonte di frustrazione. Il bambino potrà, quindi, incominciare ad avere voglia di scrivere per esprimere sè stesso, "per piacere a sè stesso", come dirrebbe Smith, e non solo perchè gli è stato imposto e per far "piacere agli altri".

5 thoughts on “DSA: SCRIVERE UN TEMA…QUALI STRATEGIE?

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  2. beh io sono DSA e ho 12 anni posso dirti che ci sono dei programmi ad esempio epico (per le medie e superiori) o super mappe (alle elementari) che si può acquistare da internet, io gli uso entrambe molto anche se super mappe è per le elementari, si possono trovare sul sito di “anastasis” una associazione che aiuta bambini e ragazzi DSA, sennò c’è un sito: http://www.aiutodislessia.net dove puoi trovare mappe e anche la spiegazione delle diverse difficoltà dei DSA. Spero che possa esserti utile.

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